Art.33 bis - Invarianti.

 

1.     Sono invarianti gli elementi territoriali che costituiscono le caratteristiche distintive dell'ambiente e dell'identità territoriale, in quanto di stabile configurazione o di lenta modificazione, e che sono meritevoli di tutela e di valorizzazione al fine di garantire lo sviluppo equilibrato e sostenibile nei processi evolutivi previsti e promossi dagli strumenti di pianificazione territoriale.

2.     Il Piano Regolatore riporta a titolo ricognitivo nelle tavole del sistema ambientale gli elementi che costituiscono invarianti nell?ambito del Comune di Pergine Valsugana, ai sensi dell?art. 8 del P.U.P.:

a) elementi geologici e geomorfologici,:

Aree di interesse mineralogico  (art. 39 delle presenti norme di attuazione):

-        284 Pergine Valsugana Viarago Miniera cuprifera abbandonata, situata immediatamente a O di Viarago, ai piedi del Monte La Predoccia. Giacimento coltivato fin dal XIV secolo e abbandonato nel 1940. La struttura della miniera è costituita da 4 gallerie, delle quali solo le superiori sono praticabili, essendo ormai allagata la parte bassa della miniera. Contesto geologico: giacimento costituito da due filoni idrotermali incassati nelle porfiriti di composizione andesitica posizionati nella porzione inferiore del complesso porfirico atesino. Anch'essi, come tutte le mineralizzazioni della zona sono correlati alle fasi tardive di raffreddamento del complesso intrusivo di Cima d'Asta e sono disposti sempre con direzione NE - SO. Il minerale utile dei filoni è costituito da galena argentifera, calcopirite, pirite e sfalerite.

Aree di interesse stratigrafico  (art. 39 delle presenti norme di attuazione:

-        313 Pergine Valsugana Doss dei Corvi. Sito significativo in quanto rappresenta uno dei pochissimi luoghi del Trentino centro-meridionale ove affiora l'unità conglomeratica che marca il passaggio tra le unità calcareo-terrigene anisiche e la piattaforma del Contrin.

b) rete idrografica:

tutto il sistema delle acque superficiali e sotterranee, cioè laghi, fiumi, torrenti, pozzi e sorgenti selezionati (artt. 34 e 41 delle presenti norme di attuazione);

c) aree a elevata naturalità (art. 38 delle presenti norme di attuazione):

-        IT3120040 LAGO PUDRO

-        IT3120041 LAGO COSTA

-        IT3120042 CANNETI DI SAN CRISTOFORO

-        IT3120043 PIZÈ

-        IT3120090 MONTE CALVO

-        IT3120123 ASSIZZI - VIGNOLA

 

Riserve naturali provinciali (art. 37 delle presenti norme di attuazione):

-        22 LAGO PUDRO

-        23 LAGO COSTA

-        24 CANNETI DI S. CRISTOFORO

-        25 PIZÈ

d) aree agricole di pregio (art. 38 delle norme di attuazione del P.U.P e all?art. 73 comma 1 bis delle presenti norme di attuazione);

e) paesaggi rappresentativi:

Beni ambientali  (art. 40 delle presenti norme di attuazione):

-        024 Pergine Valsugana Serso di Pergine Valsugana Chiesa di San Giorgio Chiesa che risale al XVI secolo circondata dal piccolo cimitero, posta su un terrazzamento in mezzo a pergolati di viti digradanti verso l'abitato.

-        091 Pergine Valsugana San Cristoforo La Darsena Darsena "ex Dalmeri", particolare costruzione lignea ad uso un tempo dei pescatori lacuali, unico esempio del genere in Trentino.

-        135 Pergine Valsugana Madrano Lago di Canzolino Vigneti terrazzati Vigneti terrazzati e rustici che caratterizzano il paesaggio lacustre dei laghi di Costa Canzolino e Madrano.

Beni archeologici rappresentativi (art. 39 delle presenti norme di attuazione):

-        A65 Pergine Valsugana Montesei di Serso D.P.G.P. n. 10795 del 24/12/1976 Resti e strutture abitative di età pre-protostorica

Altre aree di interesse archeologico (art. 39 delle presenti norme di attuazione):

-        Pergine Valsugana Canzolino - Lago Pudro materiale sporadico del periodo preistorico

-        Pergine Valsugana Colle Tegazzo - Castello di Pergine insediamento dall'età preistorica al periodo medievale

-        Pergine Valsugana Croce della Rocca edificio medievale

-        Pergine Valsugana Doss Pozza materiale sporadico dell'età del bronzo

-        Pergine Valsugana Masetti - presso la Chiesa materiale sporadico età del bronzo

-        Pergine Valsugana Monte Zuccar materiale sporadico del periodo preistorico

-        Pergine Valsugana Serso - Le Prede maso con coppelle

-        Pergine Valsugana Viarago - doss de la Cros materiale sporadico dell'età del bronzo

Beni architettonici e artistici rappresentativi (art. 39 delle presenti norme di attuazione):

-        T208 Pergine Valsugana Chiesa della Decollazione di S. Giovanni Battista No 22/11/2004 Bene sottoposto alle disposizioni dell'art. 12 del d. lgs. 22/01/2004, n. 42 139. 0085

-        T209 Pergine Valsugana Chiesa di S. Giorgio No 22/11/2004 Bene sottoposto alle disposizioni dell'art. 12 del d. lgs. 22/01/2004, n. 42 139. 0075

-        T210 Pergine Valsugana Chiesa della Natività di Maria Si 22/11/2004 Bene sottoposto alle disposizioni dell'art. 12 del d. lgs. 22/01/2004, n. 42 139. 0067

-        T211 Pergine Valsugana Chiesa di S. Antonio abate No 22/11/2004 Bene sottoposto alle disposizioni dell'art. 12 del d. lgs. 22/01/2004, n. 42 139. 0066

-        T212 Pergine Valsugana Chiesa dei SS. Carlo Borromeo e Nicola No 04/10/2005 Bene sottoposto alle disposizioni dell'art. 12 del d. lgs. 22/01/2004, n. 42 139. 0065

-        T213 Pergine Valsugana Ex ospedale psichiatrico Si 26/08/2004 Dichiarato di interesse culturale ai sensi del d. lgs. 22/01/2004, n. 42 139. 0011

-        T214 Pergine Valsugana Palazzo Hippoliti No 22/11/2004 Dichiarato di interesse culturale ai sensi del d. lgs. 22/01/2004, n. 42 139. 0014

-        T215 Pergine Valsugana Palazzo "Ex A Prato" No 26/08/2004 Dichiarato di interesse culturale ai sensi del d. lgs. 22/01/2004, n. 42 139. 0029

-        T216 Pergine Valsugana Castello di Pergine Si 22/11/2004 Dichiarato di interesse culturale ai sensi del d. lgs. 22/01/2004, n. 42 139. 0050

-        T217 Pergine Valsugana Monumento al Redentore No 22/11/2004 Bene sottoposto alle disposizioni dell'art. 12 del d. lgs. 22/01/2004, n. 42 139. 0175

3.     Con propria deliberazione la Giunta provinciale può integrare e aggiornare le invarianti sulla base di studi e approfondimenti ulteriori, anche in correlazione con i provvedimenti adottati ai sensi delle norme di settore.

 

Art.34 - Laghi, Fiumi, Torrenti e Rogge

 

1.     Il Piano regolatore riporta con apposita simbologia nelle tavole del sistema insediativo produttivo i principali corpi idrici presenti sul territorio comunale. Le tavole del sistema ambientale del Piano Regolatore riportano altresì a titolo ricognitivo tutta la rete idrografica del P.U.P..

2.   Gli interventi nelle aree di cui al comma 1 sono disciplinati dalla L.P. 8 luglio 1976, n. 18 "Norme in materia di acque pubbliche, opere idrauliche e relativi servizi provinciali" e del relativo Regolamento di Attuazione (D.P.P. 20 settembre 2013, n. 22-124/Leg), e devono rispettare i contenuti degli artt. 9, 10 e 89 della L.P. 23 maggio 2007 n. 11 “Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d’acqua e delle aree protette” e degli artt. 28 e 29 del Capo V delle norme di attuazione del Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche.

3.   Per la definizione esatta della fascia di rispetto si fa riferimento alla citata L.P. 18/76 e al relativo Regolamento di Attuazione.

4.   Eventuali corsi d’acqua non indicati in cartografia del P.R.G., qualora riconducibili al demanio e/o iscritti nell’elenco della acque pubbliche, sono comunque assoggettati alla normativa di cui al comma 2.

 

Art.41 - Sicurezza del territorio e tutela delle risorse idriche

 

1.     Il territorio comunale è sottoposto a vincolo in ordine ad aspetti della sicurezza connessa alla presenza di fattori di pericolo idrogeologico, valanghivo, sismico e di incendio boschivo. L’individuazione delle aree interessate dalla presenza di tali fattori e la loro disciplina in funzione dei diversi gradi di penalità ai fini dell’uso del suolo sono contenute nella Carta della Pericolosità di cui all’art. 14 delle Norme di Attuazione del P.U.P. e all’art. 22 della L.P. 15/2015.

2.     Ai sensi dell’art. 48 comma 1 delle Norme di Attuazione del P.U.P., fino alla data di entrata in vigore della carta di sintesi della pericolosità, che può avvenire anche per stralci territoriali, continuano ad applicarsi l'articolo 2, le lettere a), b), c), d) ed f) del comma 3 dell'articolo 3 e gli articoli 30 e 32 dell'allegato B (Norme di attuazione) della legge provinciale 7 agosto 2003, n. 7 (Approvazione della variante 2000 al piano urbanistico provinciale).

3.     2. In relazione alla vulnerabilità delle risorse idriche ed ai fattori di potenziale inquinamento o alterazione della circolazione idrica sotterranea la Carta delle Risorse Idriche, approvata dalla Giunta provinciale con deliberazione 5 settembre 2008 n. 2248 e successivamente aggiornata, in attuazione dell’art. 21 delle Norme di Attuazione del P.U.P., individua i pozzi, le sorgenti selezionate e le risorse idriche destinabili al consumo umano, definendo le aree di salvaguardia e la relativa disciplina per la tutela della risorsa idropotabile.

4.     3. La Carta di Criticità Idrica Sotterranea approvato dalla Giunta Provinciale con deliberazione  10 ottobre 2008, n. 2563 individua sul territorio comunale due aree di attenzione per intenso sfruttamento della falda acquifera.

5.     4. Gli interventi che ricadono nelle aree di cui ai commi precedenti sono subordinati al rispetto della relativa disciplina.