Art.94 - zone omogenee di tipo “G”: zone per attrezzature turistiche

 

1.     Il P.R.G. individua le zone per attrezzature turistiche. Tali aree vengono classificate zone omogenee di categoria “F” secondo il D.M. 02.04.1968 n. 1444, rientrando nella fattispecie delle attrezzature ed impianti di interesse generale.

2.     Nelle zone omogenee “G” sono ammesse tutte le destinazioni d’uso di cui all’art.6 categorie #6°(funzioni alberghiere).

3.     Le aree ad uso turistico si distinguono in:

G1        zone per attrezzature ricettive alberghiere ;

G2        zone per campeggi;

G3        zone per attrezzature turistiche

G4        zone per attrezzature parco balneari;

G5        zone sciabili e sistemi di piste ed impianti

Art.99 - G5: zone sciabili e sistemi di piste ed impianti

 

1.     Il PRG individua con apposita simbologia le aree sciabili all’interno delle quali sono consentite le opere relative al sistema piste-impianti nonché le infrastrutture, le attrezzature e le funzioni connesse agli sport invernali, nei limiti e condizioni di quanto previsto dall’art. 35 del PUP e dalle disposizioni in materia di edificazione nelle aree sciabili definite dal Regolamento Urbanistico Edilizio Provinciale.

2.     All’interno di tali aree sono fatte salve le singole previsioni di zona previste dal P.R.G.. Chioschi e ski bar sono comunque sempre ammessi purché a carattere esclusivamente stagionale.

3.     Gli interventi sono subordinati all’autorizzazione della commissione prevista dalla legge provinciale in materia di impianti a fune secondo le procedure previste dalla stessa legge e devono in ogni caso integrare opportune valutazioni di carattere paesaggistico-ambientale in relazione alla fruizione dell’area sciabile anche durante la stagione estiva.

4.     Nella fase di progettazione ed esecuzione del nuovo invaso per lo stoccaggio d’acqua ad uso innevamento programmato da realizzarsi sulla p.f. 2/1 CC Pergine II, sito ad ovest del Rifugio Panarotta in corrispondenza degli attuali parcheggi, le acque di troppo pieno e di scarico gestito della struttura bacinale siano opportunamente drenate e convogliate verso valle in apposite opere di presidio, affinché non siano innescati possibili fenomeni di instabilità superficiale nelle zone del versante a valle del sito indagato, che risulta caratterizzato da una notevole acclività e costituito da litotipi filladici facilmente alterabili.